PRESENTAZIONE DEL VOLUME “IL DIZIONARIO SISTEMATICO DEL DIRITTO DELLA CONCORRENZA” intervento dell'Avvocato Generale Michele Dipace
AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO<?xml:namespace prefix = o />
MERCOLEDI’ 16 OTTOBRE 2013
PRESENTAZIONE DEL VOLUME “IL DIZIONARIO SISTEMATICO DEL DIRITTO DELLA CONCORRENZA”
A cura del PROF. LORENZO F. PACE
1. Sono particolarmente lieto di ospitare nella Sala Vanvitelli e di poter intervenire alla presentazione del “Dizionario sistematico del diritto della concorrenza” a cura del Prof. Lorenzo Pace.
Si tratta di un’opera che ha il dichiarato scopo di affrontare tutta la complessità del diritto della concorrenza e delle problematiche ad esse correlate con particolare riguardo al diritto antitrust e alla disciplina degli aiuti di Stato, nell’ottica sia del diritto dell’Unione europea sia del diritto nazionale.
L’approccio concettuale è concreto e pragmatico, tanto che, come precisato nell’introduzione stessa, gli autori, che coniugano tutti nella loro formazione culturale anche l’impegno professionale ai diversi livelli, hanno trattato delle singole voci soltanto gli aspetti normativi, giurisprudenziali e di prassi dei singoli temi, tralasciando volutamente gli aspetti dottrinali; anche se va precisato che ogni voce è corredata alla fine di una ricca bibliografia e ciò costituisce, senz’altro, un ulteriore elemento di completezza e, nello stesso tempo, di facilitazione nella consultazione del Dizionario stesso.
Il Dizionario si compone, dunque, di settantasei voci che rimandano ognuna ai grandi temi che caratterizzano il diritto della concorrenza e degli aiuti di Stato, ponendo una specifica attenzione alle difficoltà che nel nostro sistema hanno accompagnato, in particolare, l’attuazione dei principi generali delineati dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nella disciplina degli aiuti di Stato; preoccupandosi anche di individuarne i motivi in modo analitico e concreto, tenendo anche conto della recente normativa emanata con la legge 24 dicembre 2012, n. 234, che contiene “Le norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”, dettate al dichiarato scopo di garantire “l'adempimento degli obblighi e l'esercizio dei poteri derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea, in coerenza con gli articoli 11 e 117 della Costituzione, sulla base dei principi di attribuzione, di sussidiarietà, di proporzionalità, di leale collaborazione, di efficienza, di trasparenza e di partecipazione democratica.” (art. 1).
Il Capo VIII della predetta legge contiene, in particolare, la disciplina completa e organica degli aiuti di Stato, prevedendo espressamente la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo per l’impugnazione dei provvedimenti in materia.
Non posso non rilevare che la legge n. 234/12 ha previsto, all’art. 42, comma 3, che “Il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro per gli affari europei e il Ministro degli affari esteri nominano, quale agente del Governo italiano previsto dall'articolo 19 dello Statuto della Corte di giustizia dell'Unione europea, un avvocato dello Stato, sentito l'Avvocato generale dello Stato”. Come ho già osservato nel discorso pronunciato in occasione del mio insediamento, si tratta del coronamento di una lunga esperienza professionale che ha visto impegnate generazioni di avvocati dello Stato nella tutela degli interessi nazionale in sede comunitaria.
Il richiamo a tale norma mi permette di far rilevare come l’Avvocatura Generale dello Stato costituisca un osservatorio privilegiato delle problematiche scaturenti dal diritto della concorrenza complessivamente inteso, perché tratta il relativo contenzioso e consultivo da tre angolazioni diverse, che costituiscono nel loro insieme una visione globale e, nello stesso tempo, unica nel suo genere.
L’Avvocatura tratta, infatti, il contenzioso in esame innanzi alla Corte Costituzionale, contribuendo a farne valutare l’impatto e la compatibilità con il diritto nazionale alla luce dei principi scaturenti dal Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea. <?xml:namespace prefix = st1 />La Corte Costituzionale ha riconosciuto che, in materia di concorrenza (trasversale in base all’art. 117, comma 2, lett. e), e di “natura poliforme”), spetta allo Stato sia l’intervento legislativo di rilevanza macroeconomica, cioè, la disciplina volta a unificare gli strumenti di politica economica che riguardano lo sviluppo dell’intero Paese, sia la competenza a fissare il punto di equilibrio tra interessi costituzionali.
L’Avvocatura, come è noto, tratta il contenzioso in materia di concorrenza anche innanzi ai giudici nazionali, apportando il suo fondamentale contributo di ampia riflessione, perché attenta anche ai profili sovranazionali.
Infine l’Avvocatura tratta il predetto contenzioso anche innanzi alla Corte di Giustizia e al Tribunale dell’Unione Europea, ad esempio, attraverso la presentazione di osservazioni nelle cause pregiudiziali proposte dai giudici nazionali e dai giudici degli altri Stati membri.
Ricordo, in proposito, che, negli anni recenti, in particolare nel biennio 2012/2013, è sensibilmente aumentato il numero dei rinvii pregiudiziali anche in tema di diritto antitrust e di disciplina degli aiuti di Stato effettuati dai giudici degli Stati membri.
Questo dato viene letto, dagli osservatori più attenti, come espressione della maggiore attenzione e sensibilità dei giudici nazionali stessi verso un’applicazione corretta e un’interpretazione conforme al Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea della legislazione nazionale in materia.
Va detto, infine, che alcune voci del Dizionario si occupano specificamente dei compiti e del ruolo della Commissione Europea, anche con riferimento alla tutela giurisdizionale esperibile avverso gli atti della Commissione.
Il ruolo della Commissione è, infatti, cresciuto nel tempo.
Essa opera in dichiarata sinergia con le Autorità garanti della concorrenza degli Stati membri e applica direttamente le regole di concorrenza dell’Unione Europea (articoli 101-109 del TFUE), al fine di assicurare una concorrenza leale e in condizioni di parità tra tutte le imprese e contribuire così ad un miglior funzionamento dei mercati dell'Unione Europea.
La serie degli interventi che seguiranno, per l’autorevolezza dei relatori e la assoluta competenza nella materia che li caratterizza, potrà fornire sicuramente molti spunti di riflessione e di approfondimento delle tematiche che compongono il diritto della concorrenza.